I grandi brand puntano al mercato dell’abbigliamento indiano che, secondo le stime, crescerà a ritmi del 9-10% annui.
L’incontro delle scorse settimane tra il chief executive officer di H&M, Karl-Johan Persson e il Ministro indiano del Commercio, Anand Sharma ha rivelato una tendenza sempre più consistente tra i grandi marchi della moda: quella di affacciarsi in India. Stando alla stampa indiana infatti sia Coach che il colosso Ppr con il brand Balenciaga sono alla ricerca di partner per entrare nel subcontinente; Geox «ha individuato un distributore esclusivo che negli ultimi cinque mesi ha già aperto tre negozi a New Delhi»; Prada, pur senza avere piani di ingresso a breve, ha un «interesse prospettico» per il Paese, mentre Moschino «punta a entrare con la sua prima linea entro settembre» attraverso un franchising e aperture su Delhi e Mumbai. Grazie all’allentamento delle norme che regolano gli investimenti diretti all’estero nel settore retail e dopo una stagione di joint-venture poco proficue, i brand occidentali sembrano aver individuato i partner locali adatti.
Secondo le stime della società di consulenza globale A.T.Kearney, il mercato indiano dell'abbigliamento crescerà al ritmo del 9-10% annuo per il prossimo quinquennio. Le previsioni corrispondono a quelle di Technopak, una società indiana di consulenza specializzata nel settore retail, che stima per il mercato "worldwear" indiano (abbigliamento non tradizionale) un valore, nel 2017, di 39 miliardi di dollari rispetto ai 25 dello scorso anno.
«I margini di crescita più robusti per i player stranieri - sottolinea Arvind K. Singhal, presidente di Technopak - li vedo nel mercato femminile: nelle borse, dove l'India non produce nulla di paragonabile agli status symbol occidentali, nelle scarpe che localmente continuano a essere prodotte per i vestiti tradizionali e nell'abbigliamento perché al momento non ci sono player locali che facciano abiti occidentali». La quota di mercato del worldwear femminile, secondo Technopak, è destinata a salire dal 15% al 17% del totale, con un incremento medio annuo del 12%, superiore al settore maschile (+7%) e bambino (+11%).
Nessun commento:
Posta un commento