Secondo una relazione della Rare Investment, l’India, insieme alla Cina, trainerà nei prossimi anni il mercato dei diamanti. Ma non tutti i canali di commercio sono legali.
In India cresce la domanda di diamanti e oggi più che mai vale il famoso slogan coniato dalla multinazionale De Beers “un diamante è per sempre”. Se infatti la fame di diamanti è in parte giustificata dalla crescita di miliardari in Asia, è sempre più diffusa l’abitudine occidentale di rimarcare matrimoni e fidanzamenti, regalando gioielli con diamanti. La domanda, secondo una recente relazione della Rare Investment, è in aumento sia per le pietre preziose di fascia bassa che per quelle di fascia alta e rischia di superare quella dell’oro, che nel paese è da sempre stato il bene di lusso più acquistato.
L’India è oggi il terzo acquirente di diamanti al mondo, dopo Cina e USA ma non tutto il commercio si svolge nella regolarità. Secondo una recente inchiesta del quotidiano “The Times of India” infatti, delle trentacinque tonnellate di diamanti grezzi che passano ogni anno dalla città di Surat, principale centro di lavorazione dei diamanti, meno dei due terzi arriva seguendo canali legali. La certificazione attualmente richiesta è semplice e di facile falsificazione, con il rischio che i cosiddetti “diamanti di guerra”, pietre estratte illecitamente con cui si finanziano i conflitti, siano messi in vendita da chiunque, dai piccoli ambulanti di strada allo stesso governo indiano.
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