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lunedì 22 ottobre 2012

Un nuovo partito per salvare l’economia

Il movimento anticorruzione diventa partito e promette entro 15 giorni una nuova legge per ridare slancio all’economia nazionale.

Il nome verrà deciso tra due mesi ma l’agenda politica non lascia dubbi: combattere la corruzione che ad oggi è uno dei più pesanti fardelli che impedisce il definitivo decollo del miracolo economico indiano. Ci aveva già provato negli scorsi mesi il movimento “India against the corruption” che tentò invano di far passare in Parlamento una legge anticorruzione. Ci riprova oggi un nuovo partito, nato dalle ceneri dello stesso movimento. Il Lokpall Bill, questo il nome del pacchetto legislativo che si vuol fare approvare,prevede l’istituzione di un organo indipendente con il compito di indagare e perseguire per legge tutti gli esponenti degli uffici pubblici del Paese, dal funzionario locale al primo Ministro. Si annuncia insomma una lotta senza quartieri al malcostume della politica che, in un Paese come l’India in cui la cultura della mazzetta è diffusa e trasversale, appare oggi più che mai necessaria. Solo nell’ultimo anno infatti sono scoppiati una serie di scandali che hanno provocato in tutto il Paese moti di protesta, attraverso sit-in e scioperi della fame. Se nei primi mesi del 2012 l’allora Ministro delle Telecomunicazioni Raja venne condannato per essere a capo di un enorme giro di mazzette costruito intorno alla svendita di licenze telefoniche, dopo pochi mesi fu la volta di alcune aziende minerarie che distribuivano permessi per lo sfruttamento di risorse minerarie senza alcuna asta pubblica. Ultimo caso, ancora oggetto di indagine, riguarda il genero di Sonia Gandhi, accusato di truffa ai danni dello Stato per la compravendita irregolare di terreni. E l’India prova ora a dire basta.

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