Immatricolazioni calate del 6,7% segnano il peggiore risultato del settore negli ultimi 10 anni.
La locomotiva indiana frena la sua corsa e cede alla crisi economica. Almeno per quanto riguarda il settore automobilistico che chiude l’anno fiscale 2012-13 con il deludente risultato di un –6,7% nelle vendite, scese da 2,03 milioni a 1,89 milioni di unità l’anno. Il peggiore dell’ultimo decennio. Questo il bilancio della Siam, la Società Indiana dei costruttori di automobili che commenta ''L'anno e' stato cattivo e questo si vede. Tutti i fattori che hanno un impatto sul comportamento degli acquirenti (tassi d'interesse, prezzo del carburante e crisi economica) hanno avuto una tendenza negativa''. Anche il Pil indiano ha rallentato la sua esponenziale crescita attestandosi intorno alla soglia del 5% annuo. Il Presidente dell’organismo, S. Sandilya, però non dispera, anzi ipotizza già a partire dal quest’anno, una rimonta nelle vendite del 3,5%. “Non si deve dimenticare- sottolinea- che il rapporto fra vetture e popolazione e' di solo 12 ogni 1.000 abitanti'', una proporzione che lascia ben sperare per il futuro del settore.
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