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mercoledì 17 febbraio 2010

India: il ministro delle Infrastrutture punta alla modernizzazione della rete stradale per favorire l’apertura del mercato

Nel maggio 2009, Kamal Nath - una delle figure più visibili del Congress Party, considerato un peso massimo della politica nazionale - è passato dal Ministero del Commercio a quello delle Strade e dei Trasporti. Negli ultimi mesi la sua attività politica dedicata alla modernizzazione della rete stradale indiana si sta intensificando: Nath è consapevole del fatto che la credibilità dell’India come meta per gli investitori e il futuro del Paese, come centro mondiale dei servizi e del settore manifatturiero, dipende anche dal miglioramento delle condizioni della rete stradale.
All’inizio di febbraio, il governo ha stimato al 7,2% la crescita del PIL per l’anno fiscale che si chiuderà a fine marzo; Nath sostiene che nell’esercizio 2011-2012 sarà possibile tornare al 9% degli ultimi anni prima della crisi.
Metà di tutta l’attività economica indiana ruota intorno al settore delle costruzioni nel suo complesso. In una recente intervista, il ministro indiano ha affermato: "le opere infrastrutturali sono di per sé uno stimolo all’economia. Investire nelle strade consente di far nascere delle attività anche nelle regioni più arretrate e assicurare così che la nostra crescita sia inclusiva. [ …] Il nostro obiettivo è di costruire o modernizzare 7mila chilometri di strade all’anno e contribuire con 2 punti di PIL all’anno".
Nell’anno 2008-2009, più della metà dei progetti, per l’esattezza 38 su 60, non hanno ricevuto neppure un’offerta e, la scorsa estate, 150 progetti su 187 non stavano seguendo la tabella di marcia: secondo la Banca mondiale, in India la media dei ritardi è del 70% a causa dei processi relativi ai diritti di passaggio e l’acquisizione dei terreni. Nath assicura che ora sono stati studiati degli accordi di concessione, dei termini contrattuali, delle clausole rescissorie e una tempistica per l’erogazione dei contributi, il tutto per incentivare la partecipazione alle gare: "questi processi sono stati semplificati e i governi locali sono diventati molto più proattivi. I tempi sono passati da 18 a 8 mesi".

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