Restrizioni sull’import e calo delle quotazioni: così si attenua la corsa all’oro indiano.
Il boom della domanda di oro, che aveva fatto risalire le quotazioni del lingotto negli scorsi mesi, sembra volersi arrestare. E da New Dehli sono pronti interventi per accelerare la frenata. La Reserve Bank infatti, allarmata per l’incremento del deficit commerciale nazionale, culminato lo scorso aprile a 17,8 miliardi di dollari e causato in parte dalla corsa all’oro, ha varato le prime misure per limitarne l’import. Se finora alle banche che compravano oro importato era consentito un pagamento differito fino a 180 giorni, d’ora in avanti, sarà d’obbligo il pagamento immediato. Uniche eccezioni contemplate: gli istituti che agiscono per conto di clienti e a fronte di esigenze documentate per la lavorazione di gioielli da esportazione. D'altro canto il vecchio sistema, secondo le autorità, incoraggiava un accumulo d’oro che non rispondeva alle effettive necessità. Anche l’interesse degli investitori sembra in calo e le quotazioni del lingotto sono arretrate a metà maggio a circa 1420 dollari l’oncia e secondo la maggior parte degli analisti il calo proseguirà fino a 1.150-1.250 $, per poi risalire verso 1.450 $ nella seconda metà dell'anno. Deutsche Bank intanto ha di nuovo ridotto le previsioni per il 2013, abbassandole del 6,4% a 1.533 $/oncia: il prezzo medio più basso dal 2010.
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